cosa sono i tumori cerebrali?

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Nessuno è pronto quando riceve una diagnosi di tumore cerebrale.

Eppure, secondo l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM, I numeri del cancro 2020) nel 2020 sono state circa 6.000 le persone che hanno affrontato questo difficile momento. Tra questi pure bambini e adolescenti, anche se per fortuna in numero ridotto.

 

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Il cervello è un organo complesso e sofisticato che controlla le nostre funzioni vitali del corpo, la nostra personalità, i nostri sensi e come ci muoviamo nel nostro ambiente. Quando cellule anomale crescono nel cervello per sviluppare un tumore interrompono la sua corretta funzione e, se lasciato non trattato, il tumore cresce fino a danneggiare intere aree del tessuto cerebrale, risultando invalidante e con il tempo fatale.

 

Tuttavia, trattandosi di un organo ‘delicato’ non si può intervenire come in qualsiasi altra parte del corpo.

 

Contrariamente a quanto si possa pensare, i tumori cerebrali non originano dai neuroni, ma da cellule altamente specializzate, le CELLULE GLIALI, che si trovano nel cervello a supporto dell’attività dei neuroni.

 

 

tessuto nervoso

I tumori cerebrali, si possono distinguere in base al loro grado di aggressività.

  • I tumori più benigni crescono lentamente, e in genere hanno confini ben definiti e non si diffondono in altri tessuti. Nella maggior parte dei casi questi tumori sono rimossi completamente con l’intervento chirurgico e tendono a non tornare.
  • I tumori più maligni crescono rapidamente e invadono il tessuto cerebrale, ed è per questo motivo che la chirurgia ha armi limitate. Quando risulta insufficiente, la chirurgia è associata alla radioterapia e alla chemioterapia. Tuttavia, un’alta percentuale di tumori non risponde alle terapie a disposizione e i tumori tornano a ricrescere. Attualmente poche opzioni terapeutiche sono a disposizione dei pazienti che ricadono.

 

 

Le speranze di cura, soprattutto per il glioblastoma (il più aggressivo),  risiedono nella ricerca biomedica avanzata come per esempio la nanomedicina.

 

Una delle applicazioni della nanotecnologia in campo medico è la somministrazione di farmaci incapsulati all’interno di nanoparticelle biodegradabili diecimila volte più piccole di un millimetro. Nanovettori possono raggiungere bersagli patologici specifici e rilasciare rilasciare i farmaci solo nelle cellule tumorali. Per la cura dei tumori cerebrali questo rappresenta una vera svolta nell’approccio alla malattia.

 

Il progetto #NEVERMIND coordinato dalla Fondazione Don Gnocchi per la ricerca di soluzioni nanotecnologiche per il trattamento del glioblastoma e di altre patologie cerebrali.

 

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Passoni

Per saperne di più visita la pagina dell’Istituto Clinico Humanitas, partner del progetto #NEVERMIND, dedicata ai tumori cerebrali.

 

Pagina a cura della Dr.ssa Lorena Passoni, Ricercatrice dell’Istituto Clinico Humanitas